martedì 23 dicembre 2008

Indagini archeologiche presso il nuraghe Asusa di Isili

Sono stati presentati ad Isili i risultati delle indagini archeologiche che hanno interessato il nuraghe Asusa. Il monumento sorge alla periferia del paese, all’interno del parco urbano, su un piccolo rilievo nei pressi del canale tracciato dal rio Brabaciera. Sino a pochi anni fa si presentava come un disordinato cumulo di pietre e veniva utilizzato dai pastori come riparo per il bestiame, ma dopo tre campagne di scavo il sito sta rivelando i suoi segreti.

I risultati di queste ricerche sono stati comunicati, durante un convegno svoltosi ad Isili, dal professor Giovanni Ugas, docente di Preistoria e Protostoria presso l’Università di Cagliari e dalla dottoressa Alessandra Saba, archeologa isilese. I due esperti hanno evidenziato come il nuraghe Asusa si affacci su un altopiano dove si registra una notevole concentrazione di torri nuragiche, segno questo dell'importanza strategica ed economica della regione del Sarcidano. Ma la notizia più interessante per gli appassionati di archeologia è l'individuazione accanto al nuraghe di un villaggio di cui, durante l'ultima campagna di scavo, sono state rinvenute alcune capanne. Il piccolo abitato mostra varie sovrapposizioni databili a partire dal 1600 a.C. fino al 1150 a.C.
Il nuraghe Asusa, realizzato intorno al 1300 a.C., risulta composto da due torri che si affacciano su un cortile e presenta l'ingresso principale ad est. In uno degli ambienti interni gli archeologi hanno riportato alla luce una ghiera circolare pertinente ad un pozzo o ad una cisterna, ancora da esplorare.
Gli studiosi hanno anche sottolineato la notevole somiglianza formale dell'Asusa con l’altro, notissimo, nuraghe di Isili, quello di “Is Paras”, fatto che induce a pensare che i due edifici possano essere stati progettati e realizzati dalle stesse maestranze. Ma gli archeologi, oltre che sulla struttura architettonica, stanno stanno indagando anche sull'utilizzo dell'Asusa come luogo di culto, vista la presenza del pozzo-cisterna. Le sorprese dunque, non mancano e le prossime campagne di scavo archeologico potrebbero svelare altri segreti legati a questo monumento di età nuragica.

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